Marmellata è nome che deriva dal portoghese "marmelo" che significa mela cotogna. Il nome marmellata ha origini antichissime, tanto che alcune indiscrezioni dicono che le sue origini risalgono ai tempi di Elisabetta d’Inghilterra e Caterina De’ Medici. Più realisticamente la marmellata ha origini ben più antiche perché già molti secoli prima avevano l’usanza di cucinare i frutti.
Preparazione:
Aiutandovi con un pelapatate o simili, tagliate la buccia di tre arance facendo attenzione a non prendere anche il bianco, molto amaro. Tagliate quindi a striscioline le bucce e fatele bollire in acqua per 3 - 4 minuti. Scolate e lasciate da parte.
Prendete ora tutte le arance, sbucciatele e tagliatele a fettine, togliendo tutti i semi e le pellicine bianche. Pesate la polpa di arance e mettetela in una casseruola insieme allo zucchero, in quantità dimezzate rispetto al peso della polpa di arance (ad esempio, se la polpa di arance pesa un chilo, dovrete versare 500 grammi di zucchero).
Accendete il fuoco a fiamma media e lasciate cuocere per circa 30 minuti girando spesso, fino a quando il composto raggiungerà l’ebollizione.
Nel frattempo avrete fatto cuocere le bucce di arancia in un pentolino con un pò di acqua per circa 15 minuti, quindi scolatele e aggiungetele al composto in casseruola quando manca ancora un quarto d'ora al termine della preparazione.
Ultimata la cottura togliete dal fuoco e tritate con un frullatore a immersione. Rimettete sul fuoco e fate cuocere per alcuni minuti.
Riempite ora dei vasetti con tappo ermetico e fateli bollire in una pentola, coperti d’acqua, per circa 40 minuti. Lasciate raffreddare i vasetti in acqua prima di toglierli.
Accorgimenti:
Insieme ai vasetti inserite anche degli stracci per impedirne la rottura.
Per verificare che la marmellata sia pronta, fate la prova del piattino: mettete un po’ di marmellata su un piattino; se, inclinandolo, la marmellata scivola molto lentamente, è pronta!
Idee e varianti:
Se troppo amara o troppo dolce, potete giocare con la quantità di zucchero.
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