Come rendere accessibili i contenuti audio e video nel food marketing
Il settore del food marketing si è evoluto notevolmente negli ultimi anni, con una crescente attenzione alla comunicazione digitale. Video promozionali, spot televisivi, storie su Instagram, podcast e reel sono ormai strumenti indispensabili per raccontare un brand alimentare e raggiungere il proprio pubblico. Tuttavia, per essere davvero inclusivo, questo tipo di contenuti deve rispettare criteri di accessibilità che permettano a tutti – comprese le persone con disabilità sensoriali – di fruirne pienamente.
L’accessibilità dei contenuti audiovisivi non è solo un dovere etico: in molti contesti è anche un obbligo di legge. In Italia, ad esempio, la legge 4/2004 stabilisce l’obbligo di garantire l’accesso ai servizi televisivi per le persone con disabilità visive o uditive. Questa normativa, pur rivolta inizialmente al broadcasting tradizionale, costituisce oggi un punto di riferimento importante anche per i contenuti digitali diffusi attraverso piattaforme online.
L'importanza dell'accessibilità nel food marketing
Nel food marketing, dove immagini e video giocano un ruolo centrale, l’esclusione di utenti con disabilità può significare non solo una mancata conversione, ma anche una riduzione della percezione positiva del brand da parte del pubblico. Un approccio inclusivo, invece, contribuisce a costruire un’immagine aziendale più sensibile e moderna.
Un esempio pratico? Un video che mostra come preparare un piatto gourmet senza sottotitoli testuali potrebbe risultare incomprensibile per chi ha difficoltà uditive. Allo stesso tempo, un podcast che descrive un prodotto alimentare senza trascrizione testuale potrebbe non essere accessibile a chi ha disabilità visive. Creare contenuti accessibili significa quindi ampliare la platea di destinatari e migliorare l’esperienza d’uso complessiva.
Sottotitoli e trascrizioni: fondamentali per l’accessibilità
Una delle strategie più efficaci per rendere accessibili i contenuti audio e video è l’inserimento di sottotitoli sincronizzati , utili sia per le persone sorde o con ipoacusia, sia per chi preferisce consumare contenuti senza audio (come molti utenti che guardano video su smartphone in luoghi pubblici).
Per quanto riguarda i video, è importante che i sottotitoli siano:
• Precisi nella resa verbale
• Temporizzati correttamente
• Leggibili (con caratteri chiari e contrasto sufficiente)
Inoltre, per i contenuti audio come podcast o interviste, è opportuno fornire una trascrizione testuale completa , che possa essere letta da software di screen reader utilizzati da persone con disabilità visive.
Audio description per i contenuti video
Un altro elemento cruciale per l’accessibilità è l’utilizzo delle audio description , ovvero tracce sonore aggiuntive che descrivono gli elementi visivi presenti nel video. Nel caso del food marketing, queste possono spiegare dettagli importanti come la consistenza di un prodotto, il colore di un piatto o l’aspetto estetico di un packaging.
Questo tipo di supporto è particolarmente utile per le persone con disabilità visive, che potrebbero perdere informazioni essenziali se non verbalizzate. La realizzazione di audio description richiede professionalità specifiche, ma il risultato è un contenuto molto più inclusivo e conforme ai principi stabiliti dalla legge 4/2004.
Accessibilità tecnica: formati compatibili e piattaforme inclusive
Oltre ai contenuti veri e propri, è importante considerare l’accessibilità tecnica delle piattaforme su cui vengono pubblicati. Le pagine web e le app che ospitano video o podcast devono rispettare gli standard WCAG (Web Content Accessibility Guidelines), ossia linee guida internazionali che indicano come rendere i contenuti digitali fruibili da tutti.
Alcune buone pratiche includono:
• Utilizzare player multimediali compatibili con screen reader
• Fornire alternative testuali per immagini correlate ai contenuti audio/video
• Garantire il controllo manuale di riproduzione, pausa e volume
Anche in ambito social, è possibile adottare configurazioni e impostazioni che favoriscano l’accessibilità: ad esempio, su Instagram e Facebook è possibile caricare video con sottotitoli incorporati o abilitare funzioni di lettura automatica.
Formazione e consapevolezza del team creativo
La creazione di contenuti accessibili richiede una sensibilizzazione del team che lavora sul food marketing. Non basta affidarsi a strumenti automatizzati: è necessario comprendere il valore dell’inclusione e integrarla fin dalle fasi iniziali del processo creativo.
Formare redattori, videomaker e responsabili digital sulle tecniche di accessibilità multimediale permette di abbattere barriere e di anticipare eventuali criticità. È inoltre importante collaborare con esperti di accessibilità o con associazioni di categoria per validare i contenuti prima della pubblicazione.
Rendere accessibili i contenuti audio e video nel food marketing non è solo una questione di conformità alla legge 4/2004 , ma una scelta strategica per ampliare la propria audience e migliorare l’immagine del brand. Attraverso l’utilizzo di sottotitoli, trascrizioni, audio description e una progettazione tecnica inclusiva, le aziende alimentari possono garantire a tutti gli utenti un’esperienza equa e completa.
Attenzione alla diversità
Investire nell’accessibilità significa anche dimostrare attenzione verso i valori dell’inclusione e della diversità, aspetti sempre più centrali nelle scelte di consumo del pubblico contemporaneo. Il cibo unisce le persone: i contenuti che lo promuovono dovrebbero fare altrettanto.
Un aspetto spesso sottovalutato è la compatibilità delle tracce audio con i dispositivi di assistenza visiva: utilizzare formati aperti e ben strutturati migliora notevolmente l’esperienza d’uso per le persone con disabilità. Inoltre, il posizionamento dei sottotitoli all’interno del video deve evitare di coprire elementi visivi essenziali, soprattutto in un settore come il food marketing, dove l’estetica del prodotto è centrale.
L’accessibilità dei contenuti audiovisivi non è solo un dovere etico: in molti contesti è anche un obbligo di legge. In Italia, ad esempio, la legge 4/2004 stabilisce l’obbligo di garantire l’accesso ai servizi televisivi per le persone con disabilità visive o uditive. Questa normativa, pur rivolta inizialmente al broadcasting tradizionale, costituisce oggi un punto di riferimento importante anche per i contenuti digitali diffusi attraverso piattaforme online.
L'importanza dell'accessibilità nel food marketing
Nel food marketing, dove immagini e video giocano un ruolo centrale, l’esclusione di utenti con disabilità può significare non solo una mancata conversione, ma anche una riduzione della percezione positiva del brand da parte del pubblico. Un approccio inclusivo, invece, contribuisce a costruire un’immagine aziendale più sensibile e moderna.
Un esempio pratico? Un video che mostra come preparare un piatto gourmet senza sottotitoli testuali potrebbe risultare incomprensibile per chi ha difficoltà uditive. Allo stesso tempo, un podcast che descrive un prodotto alimentare senza trascrizione testuale potrebbe non essere accessibile a chi ha disabilità visive. Creare contenuti accessibili significa quindi ampliare la platea di destinatari e migliorare l’esperienza d’uso complessiva.
Sottotitoli e trascrizioni: fondamentali per l’accessibilità
Una delle strategie più efficaci per rendere accessibili i contenuti audio e video è l’inserimento di sottotitoli sincronizzati , utili sia per le persone sorde o con ipoacusia, sia per chi preferisce consumare contenuti senza audio (come molti utenti che guardano video su smartphone in luoghi pubblici).
Per quanto riguarda i video, è importante che i sottotitoli siano:
• Precisi nella resa verbale
• Temporizzati correttamente
• Leggibili (con caratteri chiari e contrasto sufficiente)
Inoltre, per i contenuti audio come podcast o interviste, è opportuno fornire una trascrizione testuale completa , che possa essere letta da software di screen reader utilizzati da persone con disabilità visive.
Audio description per i contenuti video
Un altro elemento cruciale per l’accessibilità è l’utilizzo delle audio description , ovvero tracce sonore aggiuntive che descrivono gli elementi visivi presenti nel video. Nel caso del food marketing, queste possono spiegare dettagli importanti come la consistenza di un prodotto, il colore di un piatto o l’aspetto estetico di un packaging.
Questo tipo di supporto è particolarmente utile per le persone con disabilità visive, che potrebbero perdere informazioni essenziali se non verbalizzate. La realizzazione di audio description richiede professionalità specifiche, ma il risultato è un contenuto molto più inclusivo e conforme ai principi stabiliti dalla legge 4/2004.
Accessibilità tecnica: formati compatibili e piattaforme inclusive
Oltre ai contenuti veri e propri, è importante considerare l’accessibilità tecnica delle piattaforme su cui vengono pubblicati. Le pagine web e le app che ospitano video o podcast devono rispettare gli standard WCAG (Web Content Accessibility Guidelines), ossia linee guida internazionali che indicano come rendere i contenuti digitali fruibili da tutti.
Alcune buone pratiche includono:
• Utilizzare player multimediali compatibili con screen reader
• Fornire alternative testuali per immagini correlate ai contenuti audio/video
• Garantire il controllo manuale di riproduzione, pausa e volume
Anche in ambito social, è possibile adottare configurazioni e impostazioni che favoriscano l’accessibilità: ad esempio, su Instagram e Facebook è possibile caricare video con sottotitoli incorporati o abilitare funzioni di lettura automatica.
Formazione e consapevolezza del team creativo
La creazione di contenuti accessibili richiede una sensibilizzazione del team che lavora sul food marketing. Non basta affidarsi a strumenti automatizzati: è necessario comprendere il valore dell’inclusione e integrarla fin dalle fasi iniziali del processo creativo.
Formare redattori, videomaker e responsabili digital sulle tecniche di accessibilità multimediale permette di abbattere barriere e di anticipare eventuali criticità. È inoltre importante collaborare con esperti di accessibilità o con associazioni di categoria per validare i contenuti prima della pubblicazione.
Rendere accessibili i contenuti audio e video nel food marketing non è solo una questione di conformità alla legge 4/2004 , ma una scelta strategica per ampliare la propria audience e migliorare l’immagine del brand. Attraverso l’utilizzo di sottotitoli, trascrizioni, audio description e una progettazione tecnica inclusiva, le aziende alimentari possono garantire a tutti gli utenti un’esperienza equa e completa.
Attenzione alla diversità
Investire nell’accessibilità significa anche dimostrare attenzione verso i valori dell’inclusione e della diversità, aspetti sempre più centrali nelle scelte di consumo del pubblico contemporaneo. Il cibo unisce le persone: i contenuti che lo promuovono dovrebbero fare altrettanto.
Un aspetto spesso sottovalutato è la compatibilità delle tracce audio con i dispositivi di assistenza visiva: utilizzare formati aperti e ben strutturati migliora notevolmente l’esperienza d’uso per le persone con disabilità. Inoltre, il posizionamento dei sottotitoli all’interno del video deve evitare di coprire elementi visivi essenziali, soprattutto in un settore come il food marketing, dove l’estetica del prodotto è centrale.
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