Un primo piatto rustico che per i piemontesi è sinonimo di “festa”.
Preparazione:
Disponete sulla spianatoia la farina a fontana e ponete al centro i tuorli d’uovo e le 8 uova intere, 2 cucchiai d’olio e una punta di sale. Impastate energicamente, fino a ottenere una miscela elastica. Aggiungete altra farina se il composto risulta troppo molle, olio se è troppo asciutto; modellatelo in una forma allungata e lasciate riposare per circa 20 minuti. A questo punto, tagliate a fette il composto, infarinatele e passatele nella macchina delle tagliatelle più volte, fino a ottenere una sfoglia sottile. Adagiate la sfoglia sulla spianatoia, che avrete infarinato con la farina gialla. Lasciate asciugare la sfoglia, che però deve rimanere ancora elastica. Fate passare la sfoglia asciutta tra i rulli dentati della macchina e raccogliete i tajarin a manciate, quindi lasciateli seccare e indurire.
Appena pronto il sugo, gettateli in acqua bollente; cuociono in 3-4 minuti. Per il sugo, tritate bene la salsiccia e fatela rosolare nell’olio insieme agli aromi per una ventina di minuti. Aggiungete la salsa di pomodoro, sale e pepe a piacere, e lasciate cuocere a fuoco lento per un’ora.
Accorgimenti:
I tajarin si possono cucinare anche il giorno successivo alla preparazione.
Idee e varianti:
Potete utilizzare gli albumi d’uovo avanzati per fare le meringhe.
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